bambini e salute
Bambini e salute

Bambini e salute

Tempo fa sono stato intervistato da una giornalista sull’argomento “Bambini e Salute”.

 

In quest’intervista “Bambini e Salute” ho parlato dell’importanza dello sport nei bambini e a quale età cominciare. Ve ne riporto un estratto.

 

Cosa pensa della scuola italiana da un punto di vista dell’attività sportiva?

Direi che è ottima, si fa tutto tranne che sport nella scuola italiana, che è un ottima cosa, lo sport fa male, dovremmo cominciare a capire la differenza tra sport e movimento e far comprendere le basi della Ginnastica!

 

In che senso, qual è la differenza?

Il movimento costituisce fonte di benessere psicofisico a tutte le età, è trasversale.

Esso non è atto a competere, atto alla competizione legata al regolamento di questo o quello sport.

Il movimento, è l’essenza del Ben-Essere, comprende la mobilità articolare, i vari tipi di espressione della forza, da quella coordinativa a quella generale, la resistenza, la capacità di saltare, correre, cadere, arrampicarsi

Il movimento è finalizzato allo sviluppo generale dell’individuo atto a diventare il meglio di se, come entità psicofisica imprescindibile,.

Meglio è se si inizia a praticarlo fin da piccolissimi, se gli stimoli arrivano presto, come per la mente, come per lo studio e l’apprendimento; possiamo pensare che un uomo completo, manchi dell’apprendimento del corpo?

Il movimento, e la ginnastica devono fare rima soprattutto con gioco e divertimento.

 

Quindi trova assurdo che alle elementari non si faccia Ginnastica?

Assurdo? è un crimine vero è proprio, è un attentato alla salute.

Oggi sappiamo cosa comporta non muoversi, sembra lo sappia tutto il mondo meno che l’Italia.

I nostri bambini sono al primo posto in Europa per obesità infantile, saranno presto diabetici, cardiopatici, ipertesi, soffriranno di malattie metaboliche, saranno i malati precoci del futuro, con danni sociali, culturali, personali (psicofisici, affettivi, ecc. ) immensi.

Vedo un futuro roseo per le case farmaceutiche in questo paese, fossi in loro ci investirei.

Per non parlare di quel che accade dopo, alle medie ed alle superiori, è quasi grottesco.

 

Come correre ai ripari?

Questo paese corre sempre ai ripari e finisce sempre per bagnarsi.

Non è una questione di correre, è culturale, è capire che corpo e mente non sono divisi, ma un’unica entità.

Serve far capire a questi “educatori” cosa sia la cultura del corpo, che i sensi, gli stimoli, le capacità di stare seduto, attento, presente, di saper coordinare, sono strettamente legati all’emotività che è legata alla postura e quindi ai muscoli e quindi al corpo.

Ma sembra che siano troppo impegnati a dare nozioni e corregge compiti ultimamente, più impegnati a lamentare qual che non hanno, di quel che non sanno e non applicano.

 

Quindi cosa consiglierebbe?

Difficile, se consigli ti dicono che sei presuntuoso, se non lo fai che sapevi ed hai taciuto, ognuno qui ha sempre da discutere e tanto i bambini si ammalano.

Nel mondo che vorrei la scuola dovrebbe cominciare con  45′ di Ginnastica e 5 minuti di pausa prima della lezione successiva, ad ogni cambio d’ora.

Vi porto un esempio: alla mattina ci si lava? ci si veste? certo, ecco muoversi è l’igiene del corpo.

Purtroppo per noi oggi l’igiene è essere puliti e lavarsi ma non è proprio così.

 

Cosa intende?

L’igiene (dal greco ὑγιεινός “sano, salutare, curativo”; citato nell’invocazione del giuramento di Ippocrate) ramo della medicina che tratta le interazioni tra l’ambiente e la salute umana.

Elabora criteri, esigenze e misure riguardanti lo stato ambientale e il comportamento individuale e collettivo.

Insegnare il corpo ed i suoi movimenti, è quanto di più igienico una scuola possa fare.

Il 70 % delle malattie sono indotte indirettamente dallo stress, l’attività fisica non solo modula stress, come ampiamente dimostrato, ma attiva la mente, attraverso la produzione di “sostanze” ben precise che, aumentano le difese immunitarie.

La Ginnastica rende il corpo scattante, capace, pronto, ne deriva una cura di se, un amore per se non solo fisico, ma omnidirezionale, abbassa l’infiammazione, ci mantiene sani!

 

Quale è il modo migliore per fare questo? 

Sicuramente attraverso la psicomotricità almeno nei primi anni di vita e dovrebbe continuare, sempre.

 

Come mai di queste cose non se ne parla?

Come non se ne parla, se ne parla eccome è che fa comodo non ascoltare!

Guardate l’Italia, è un popolo di pantofolai, il 70% delle persone non fa attività, è sovrappeso.

La prima causa di morte è l’infarto e le malattie indotte dall’obesità, da ipertensione, diabete, i farmaci più venduti e usati sono antidepressivi e antidolorifici, ovvio che siamo un popolo che non ha la minima cultura del corpo.

Per noi il corpo è storicamente, o qualcosa legato al senso del fascismo e del sabato balilla, o legato al peccato.

Qualcosa di cui vergognarsi e da coprire, muovere il corpo è considerata una perdita di tempo, si aspetta rassegnati che l’età avanzi e poi verso i 50 ci si rassegna ai dolori, come fosse normale, beh tutto questo è terribilmente orrendo, è quanto di peggio si possa fare, ma è così.

 

Quindi ci rassegniamo?

Mai, proviamo ad educare coloro che vogliono, che capiscono cosa significhi tornare a muoversi.

Dopo un sano movimento cambiano le facce, gli sguardi, quando il corpo si risveglia, tutto si stravolge.

Migliora la vita, migliora il lavoro, si capisce cosa sia la felicità, certo se educassero a questo i bambini tutto sarebbe più facile, loro il movimento lo sanno cosa sia, non gli va insegnato, solo dobbiamo evitare che i loro corpi vengano stuprati da ore seduti su di una sedia.

 

Mi scusi ma lo sport?

Bella domanda. Lo sport dovrebbe essere un scelta consapevole, un’attività non per tutti, finalizzata alla performance atletica in un singolo sport, atta al condizionamento del corpo verso certi movimenti per ottenere il massimo risultato prestazionale possibile, con un unico fine, partecipare ad una competizione e mirare a vincere.

Questo è lo sport, ma qualunque sia lo sport è assolutamente limitante per le miriadi di possibilità di un corpo umano, e più un corpo diventa specifico, meno diventa capace, più è condizionato più si scompensa e si tende ad ammalare.

Ovvio si ammala meno di un corpo maltrattato, sovrappeso, incapace, ma comunque, lo sport comporta infortuni, lesioni, stress articolari, mentali, ossidativi.

Più lo abituo il corpo a compiere certi movimenti, più calerà la performance generale in tutte le altre capacità, per questo lontano dalle competizioni anche gli sportivi necessitano di movimento e ginnastica, per riequilibrare, prima di tornare alla ricerca peak perfromance.

 

E questo non accade anche nel movimento, nella ginnastica?

Nella ginnastica come la si intende comunemente artistica, ritmica, quella competitiva assolutamente sì, ma nel movimento e nella ginnastica naturale questo non accade.

Queste attività si occupano di migliorare attraverso l’attività motoria, attraverso lo sviluppo psicofisico e la salute individuale e quella sociale.

Il suo fine ultimo, metapedagogico, è la Kalokagathia

(Ndr. Bello e Buono, nella cultura ellenica veniva pertanto così indicato l’ideale di perfezione umana: l’unità nella stessa persona di bellezza e valore morale, un principio che coinvolge dunque la sfera etica ed estetica ed estende la propria influenza anche sulla produzione artistica)

ovvero ricerca dell’ascolto dello spirito congiunta a quella del corpo.

Ma attenzione qui non si parla di spirito in chissà che senso, ma di forza vitale, forma dell’essere diversa dalla materia, di spirito come spiritualità dell’essere umano, la capacità di “sentire”, la capacità empatica di emozionarsi, immaginare, sognare, desiderare e realizzare attraverso il corpo e questo sentire è spirito.

 

Quindi niente più atleti d’élite?

Se gli atleti d’élite sempre più spesso sono un coacervo di tossici, drogati in tutti modi possibili, alla ricerca di una “falsata competizione” di un “falsato nuovo record” quindi mi auguro di si.

Gli atleti d’élite dovrebbero essere persone che hanno ricercato un gesto nella massima coordinazione tra mente e corpo, non persone rassegnate agli sponsor, in cerca di gloria e soldi, drogati.

Ma questo è terminato quando i giochi degli antichi Greci sono finiti nelle mani dei Romani, storicamente troppo tempo fa.

Se andiamo a cercare il termine sport, significa:

L’insieme delle attività, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate capacità psicomotorie, svolte anche a fini ricreativi o salutari.

Direi che vedo ben poco di ricreativo e ancor meno di salutare nello sport oggi, sia da parte dei tifosi che dei praticati.

Si è perso il senso, perché le basi erano assenti, perché la cultura del corpo, come gesto primo d’amore nei propri confronti è sconosciuta.

Sembra sia diventato impossibile, fare per il gusto di fare, si cerca sempre un fine, competitivo, estetico, questo è davvero sconcertante.

Grazie mille, per le sue informazioni, grazie a Lei e buona giornata.   

#iomiprendocuradite       

 

Francesco Menconi

Ciao, sono Francesco Menconi... Nella mia attività quotidiana di Health Trainer ed esperto in metodologie Antiaging & Antistress, cerco innanzitutto di far innamorare le persone del loro corpo, attraverso la comprensione di sé che passa anche attraverso il movimento, perché solo vicini al corpo è possibile trovare il vero benessere... Mi piace scrivere per condividere quel poco che so su questo miracolo chiamato corpo umano.. Ho scritto 4 libri, i più importanti: "Ama il corpo tuo come te stesso, vivi circadiano" che ha venduto oltre 4800 copie ed il mio nuovo libro uscito a Dicembre 2021 "Accidia, dall'esistere, all'essere" Se ti va, scrivimi i tuoi pensieri lasciandomi un tuo commento...

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