Allenamento funzionale

Allenamento funzionale?

mandiamoli a zappare

Novità, creatività o semplice business, comprendiamo l’allenamento funzionale.

 

Una volta era pose sul palco, contavano le dimensioni, non siate maliziosi, dei muscoli, oggi è solo allenamento funzionale.

C’era un tempo il bodybuilding, si potrebbe dire, e a parte qualche “irriducibile” è roba morta, mummificata, diversa stravolta, alterata.

Una volta si cominciava con il lavoro sui fondamentali, i pesi, poi si arrivava al doping, dopo anni, ora si parte dal doping e poi.

Mi piace essere chiaro, penso che il bodybulding non sia uno sport: nato giovane, si è presto perso nell’uso e abuso di steroidi (vale anche per lo sport in genere) per l’unico fine volumetrico.

Questi pseudoatleti soffrono di bipolarismo, depressione, ma con l’allenamento funzionale poco è cambiato.

Parlano solo di cosa mangiano, di quanto si allenano, di come, chi, e quanto ce lo hanno grosso, il bicipite intendo.

Il Bodybuilding che potrebbe avere molte componenti positive è stato stuprato, povero Vince Gironda, chissà cosa penserebbe oggi di loro.

Se li ho chiamati “cerebropesi” da palestra, un motivo ci sarà.

In tutto questo imperversa, trasversalmente il “fritness”, ovvero sudo, sudo, sodo, sodo.

Zampetto a ritmo di musica e sono felice e giullarico, mi sento pseudo ballerina perché “compulsivamente tarantolo”.

Ma questa ancora è un’altra cosa, è VENDERE Illusioni, con nomi nuovi a chi senza “fatica” “capacità” “senso” “concetto” è schiavo del dimagrire, tonificare, sentirsi Wow.

 

Vedo in giro gente che fa di tutto.

Lo chiama functional, tabata, hitt, confondendo l’allenamento con il metodo, la tipologia con il sistema.

Gente usa i kettlebell come fossero padelle per saltare la pasta, usa le curve fisiologiche come fossero un punto di vista o una chicane, pensa che più male si fa, più soffre, più si sente male e più?… che so forse espia peccati, dolore, non l’ho mai capito.

Ma una cosa hanno in comune, no pain, no gain, gli piace proprio sentirsi speciali, nel fare cose normali; questa moda, il funzionale, aveva un vantaggio sulla carta, la conoscenza del corpo, della biomeccanica, ma vedendo dove sta andando solo in teoria. In pratica i punti sono due:

Punto 1 – alcuni dopo aver capito che per incapacità non riuscivano, anche nel mondo del functional hanno raccolto le usanze del vecchio bodybuilding, compreso molti ex culturisti pentiti, che hanno cambiato allenamento ma non la roba che si iniettano nelle vene.

Quindi oggi i “games” come gli chiamano sono il festival degli anabolizzanti.

Punto 2 – Si sentono speciali e innovativi, perché? e cosa ne so… analizziamo:

L’allenamento funzionale è composto da:

Weightlift (sollevamento pesi) – Il sollevamento pesi, o pesistica è una disciplina atletica nel quale i concorrenti tentano di sollevare pesi montati su un bilanciere d’acciaio.

Le gare di sollevamento pesi sono diffuse sin dai tempi antichi (sembra che fossero incluse nei giochi delle Olimpiadi antiche), ed erano parte del programma dei primi Giochi olimpici moderni nel 1896.

Kettlebell – Attrezzi simili al kettlebell sono stati utilizzati fin dall’antichità, ad esempio dagli atleti della Grecia antica per prepararsi alle olimpiadi; erano giare riempite di acqua o di terra.

In tempi più moderni si può rinvenire nel 1704, data del primo dizionario russo in cui viene rinvenuta la parola.

La forma del kettlebell (girevoy) non era a palla di cannone, lo divenne nel 1797 per ordine dello Zar.La ghira era utilizzata come contrappeso per le bilance dell’epoca, e pesava un pud.

I mercanti di allora erano soliti fare delle gare di resistenza fisica a chi sollevava più volte sopra la testa il kettlebell; questo strumento divenne un elemento culturale di quel popolo

Calistenia – Partendo dalle pratiche ginniche degli atleti dell’antica Grecia e da quelle dei soldati, ha ricevuto influenze a partire dai primi decenni del 1800 ad opera di personaggi quali Frierdich Ludwig Jahn (considerato il padre della ginnastica artistica agli attrezzi), Pehr Henrik Ling (considerato il padre della ginnastica svedese), l’educatrice americana Catharine Beecher, l’insegnante francese Georges Hébert (fondatore dell’Hebertismo o Metodo naturale).

Eh ma sai lo hanno messo insieme in un modo nuovo, diranno alcuni, per fare circuiti ad alta intensità.

Leggiamo questo: Il metodo ad alta intensità intervallato venne concepito nel corso di una ricerca scientifica del 1996 dal Dr. Izumi Tabata e il suo team presso il National Institute of Fitness and Sports di Tokyo.

L’equipe giapponese stava analizzando dei protocolli di allenamento e il loro effetto sui sistemi energetici degli atleti con l’obiettivo di trovare il modo di migliorare il condizionamento anaerobico e aerobico.

Da li a caduta nacquero l’HIIT, lo Steady State Training, l’Interval Training e molti altri.

Ergo? Ergo non conoscono nemmeno la storia, e se fossero partiti dagli antichi Greci, invece di sentirsi speciali, sofferenti di tibie, mani, strappi, schiene, si sentirebbero banalmente umani.

Insomma, allenamento funzionale? mandiamoli a zappare…. in che senso?

Nel senso che la Ginnastica Naturale è nella nostra intima natura di adattamento biomeccanico all’ambiente, quindi fa parte di noi.

L’allenamento funzionale, o come preferite chiamarlo, è fantastico.

Appartiene all’uomo da sempre, ben venga chi lo ha “riportato alla luce delle palestre”.

Quindi nel dubbio, mandiamoli a zappare, che quella certo, è allenamento funzionale.

Dedicato a tutti quelli che pensano a fare, ed usano da sempre la ginnastica nel rispetto delle leggi del corpo, senza per questo, sentirsi special

 

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